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February 21, 2018 | Author: Anonymous | Category: N/A
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A cura della Sezione Studi ed Elaborazione Dati Agenzia-ICE New York

http://www.ice.gov.it/paesi/america/statiuniti/index.htm

Per maggiori informazioni e assistenza contattare: Laura Del Vecchio [email protected]

INVESTIMENTI ESTERI USA E BILATERALI USA-ITALIA

ANDAMENTO GLOBALE DEGLI INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI ............................................ 3 IDE USA IN USCITA .......................................................................................................................... 4 IDE USA IN ENTRATA ..................................................................................................................... 5 INVESTIMENTI E PRESENZA USA IN ITALIA ............................................................................... 7 INVESTIMENTI E PRESENZA ITALIANA IN USA ....................................................................... 12

2

ANDAMENTO GLOBALE DEGLI INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI I dati rilasciati a giugno 2013 1 dalla United Nations Conference on Trade and Development (UNCTAD) confermano un calo dei flussi mondiali di investimenti diretti esteri (IDE) nel 2012 del 18%, in controtendenza rispetto alla ripresa del bienno 2010-2011. Dopo aver raggiunto $ 1.409 miliardi nel 2010 e 1.652 miliardi nel 2011, i flussi sono calati del 18%, toccando quota $1.351 miliardi nel 2012. Analizzando i flussi per tipologia, nel 2012 rispetto al 2011, il valore delle fusioni e acquisizioni (M&As) è calato del 44% e quello dei progetti di investimenti greenfield annunciati del 32%. I flussi verso i Paesi sviluppati sono calati drasticamente, registrando valori equivalenti a quelli avuti 10 anni fa. Nel 2012, rispetto al 2011, i flussi sono, infatti, diminuiti di circa $200 miliardi verso l'Unione Europea e di $60 miliardi verso gli Stati Uniti. I flussi verso Paesi in via di sviluppo hanno per la prima volta superato i valori degli IDE verso Paesi sviluppati.

Flussi IDE Globali 2005-2012 (miliardi di dollari) 2500 2.000 2000 1500

1.810 1.652

1.480

1.409

1.351

1.210

1000 500 0 Media precrisi 20052007

2007

2008

2009

2010

2011

2012

Anno

Fonte: Elaborazione Agenzia-ICE New York su dati UNCTAD

Dati relativi alle fusioni e acquisizioni transfrontaliere (M&As) mostrano che gli investitori dei paesi sviluppati hanno svenduto massicciamente nel corso del 2012 mentre gli investitori provenienti da paesi in via di sviluppo, in controtendenza, hanno sostenuto le acquisizioni, facendo salire la propria quota del valore totale delle transazioni globali M&A di acquisto al 37%. Le incertezze e le contraddizioni del quadro economico internazionale riemerse negli ultimi mesi e i dati per il 2012 confermano, dunque, che la ripresa iniziata nel corso del 2010 e 2011 impiegherà più tempo. L’UNCTAD prevede che gli IDE aumenteranno lievemente nei prossimi 2 anni, raggiungendo un valore di circa $1.450 miliardi nel 2013 e $1.600 miliardi nel 2014. In tale contesto, gli Stati Uniti continuano, comunque, a confermarsi, oltre che il principale investitore a livello globale, anche il principale ricettore di investimenti dal resto del mondo.

1

UNCTAD World Investment Report 2013 www.unctad.orgt/wir

3

IDE USA IN USCITA Secondo i dati ufficiali del Governo USA rilasciati dal Bureau of Economic Analysis per l’anno 2012 2, lo stock degli investimenti diretti effettuati dagli Stati Uniti all’estero risulta essere stato pari a $4.453 miliardi rispetto ai $4.084 miliardi del 2011, con una crescita dell’9,6%. In termini di flussi 3, invece, i dati del BEA rilevano un calo del 7% nel 2012 rispetto al 2011, con $366 miliardi investiti all’estero (nel 2011 erano stati $387 miliardi). Stime preliminari del BEA rivelano $93 miliardi di flussi totali in uscita nel primo trimestre 2013, in calo del 19% rispetto allo stesso periodo nel 2012.

Fonte: Elaborazione Agenzia-ICE New York su dati US Department of Commerce, Bureau of Economic Analysis (BEA)

Gli investimenti statunitensi si concentrano prevalentemente nel settore assicurazione e finanza, con $775 miliardi, e dell’industria manifatturiera, con oltre $637 miliardi, rispettivamente pari al 17,4% e al 14,3% del valore di tutte le consistenze USA all’estero a fine 2012. Fra le industrie manifatturiere, particolare rilievo assumono l’industria chimica (3%) e il settore dei prodotti di elettronica e computer (2,1%), che nel 2012 hanno registrato una crescita, rispettivamente del 3% e del 20,1%. STOCK INVESTIMENTI USA PER SETTORE MERCEOLOGICO in milioni di dollari Gennaio-Dicembre

TOTALE Industria estrattiva 2

2011

2012

4.084.659

4.453.307

200.883

222.401

%sul tot nel 2012

crescita 11/12% 9,0%

5,0%

10,7%

Bureau of Economic Analysis, U.S. Direct Investment Abroad: Balance of Payments and Direct Investment Position Data http://www.bea.gov/international/di1usdbal.htm. 3 I flussi consistono in utili reinvestiti e in investimenti in conto capitale.

4

STOCK INVESTIMENTI USA PER SETTORE MERCEOLOGICO in milioni di dollari Gennaio-Dicembre

Industria manifatturiera

2011

2012

%sul tot nel 2012

crescita 11/12%

569.763

637.059

14,3%

11,8%

Alimentari e bevande

53.986

58.140

1,3%

7,7%

Prodotti chimici e derivati

124.615

132.576

3,0%

6,4%

Metalli e prodotti in metallo

21.282

23.154

0,5%

8,8%

Meccanica

45.329

51.688

1,2%

14,0%

Elettronica e computer

84.980

102.084

2,3%

20,1%

Prodotti e componenti elettrici

19.234

21.591

0,5%

12,3%

Mezzi di trasporto

58.133

65.900

1,5%

13,4%

Altro

162.205

181.925

4,1%

12,2%

Commercio all'ingrosso

184.547

205.054

4,6%

11,1%

Servizi di informatica e tlc

136.136

146.618

3,3%

7,7%

Banche

113.716

119.688

2,7%

5,3%

Assicurazioni, finanza

737.576

775.551

17,4%

5,1%

Servizi professionali

83.769

94.139

2,1%

12,4%

1.777.198

1.948.959

43,8%

9,7%

281.071

303.838

6,8%

8,1%

Holding Altro

Fonte: Elaborazione Agenzia-ICE New York su dati US Department of Commerce, Bureau of Economic Analysis (BEA)

Anche i dati sul numero dei progetti di investimento greenfield realizzati all’estero (fonte: fDI Markets), confermano il primato statunitense con 3.020 progetti nel corso del 2012 e pari al 22% del totale, seguiti a distanza dalla Regno Unito che ne ha realizzati 1.361 (9% del totale).

IDE USA IN ENTRATA 4

Gli ultimi dati UNCTAD disponibili per il 2012 confermano che gli USA sono il Paese nel quale si concentra la più alta percentuale di investimenti esteri: 12,4% in termini di flussi e 17,2% in termini di stock nel 2012. Sempre secondo le statistiche dell’UNCTAD per il 2012, gli USA sono il primo Paese oggetto di operazioni di fusione e acquisizione (M&A) con il 21% del totale in valore, seguiti dal Regno Unito (11%) e dal Canada (9%). Passando ad analizzare più specificatamente, i dati ufficiali del BEA per gli investimenti esteri in entrata, vediamo come il valore degli investimenti diretti negli USA per il 2012 sia stato pari a $2.650 miliardi con una crescita del 5,9% rispetto ai $2.502 miliardi nel 2011.

4

UNCTAD World Investment Report 2013 www.unctad.orgt/wir

5

Fonte: Elaborazione Agenzia-ICE New York su dati US Department of Commerce, Bureau of Economic Analysis (BEA)

Il Regno Unito si conferma essere il maggior Paese investitore negli USA con $487 miliardi, pari al 18,4% del totale. Al secondo posto il Giappone, con $308 miliardi, pari all’11,6% del totale. I Paesi Bassi e la Canada sono rispettivamente in terza e quarta posizione con il 10,4% e il 8,5% del totale. In termini di flussi, gli investimenti esteri confluiti nel 2012 in USA sono stati pari a circa $160 miliardi, in calo rispetto al 2011 (-28%), quando i flussi in entrata sono stati pari a $223 miliardi. Gran parte di tali flussi di investimento in entrata, come già evidenziato per i dati relativi agli stock, proviene dall’Europa con $105 miliardi investiti negli USA nel corso del 2012 e pari al 65% del totale. Di questi, 29 miliardi sono affluiti negli USA dai Paesi Bassi, 21 dalla Francia, 20 dal Regno Unito. Come analizzeremo più avanti, l’Italia ha fatto affluire negli USA nel 2012 $1,9 miliardi, in netto calo rispetto al 2011 ($2,8 miliardi).

STOCK INVESTIMENTI ESTERI IN USA PER SETTORE MERCEOLOGICO in milioni di dollari Gennaio-Dicembre

TOTALE Industria manifatturiera

2012

2.502.628

2.650.832

% sul tot nel 2012

crescita ‘11/’12 % 5,9%

831.149

898.942

33,9%

8,2%

Alimentari e bevande

32.229

32.283

1,2%

0,2%

Prodotti chimici e derivati

193.243

235.452

8,9%

21,8%

Metalli e prodotti in metallo

47.402

47.005

1,8%

-0,8%

Meccanica

81.373

86.171

3,3%

5,9%

Elettronica e computer

60.623

61.163

2,3%

0,9%

Prodotti e componenti elettrici

23.752

38.629

1,5%

62,6%

Mezzi di trasporto

102.198

108.710

4,1%

6,4%

Altro

290.329

289.527

10,9%

-0,3%

274.402

292.440

11,0%

6,6%

46.712

51.724

2,0%

10,7%

Commercio all'ingrosso Industria al Dettaglio

6

2011

STOCK INVESTIMENTI ESTERI IN USA PER SETTORE MERCEOLOGICO in milioni di dollari Gennaio-Dicembre 2011

2012

% sul tot nel 2012

crescita ‘11/’12 %

Servizi di informatica e tlc

123.540

123.806

4,7%

0,2%

Banche

193.668

198.092

7,5%

2,3%

Assicurazioni, Finanza

354.673

365.843

13,8%

3,1%

Immobiliare e

47.797

50.493

1,9%

5,6%

Servizi professionali

90.325

106.673

4,0%

18,1%

Altro

540.361

562.819

21,2%

4,2%

Fonte: Elaborazione Agenzia-ICE New York su dati US Department of Commerce, Bureau of Economic Analysis (BEA)

In relazione ai settori merceologici, infine, si rileva come gli investimenti esteri negli USA – in termini di stock - si concentrino prevalentemente nell’industria manifatturiera, che detiene il 33,9% del totale delle consistenze, pari ad un valore di $898,9 miliardi. Di questi, il comparto chimico assorbe l’8,9% con $235 miliardi. Altro settore merceologico rilevante nel quale si concentrano gli investimenti provenienti dall’estero negli USA è il settore bancario e assicurativo/ finanziario, con investimenti per oltre $563 miliardi nel 2012 pari al 21% del totale delle consistenze. Infine, anche i dati sugli IDE della fDI Markets confermano la leadership degli Stati Uniti come Paese che attrae più progetti di investimento di tipo Greenfield con 1.538 progetti annunciati nel 2012 rispetto alla Cina che nello stesso anno ne ha attirati 1.085. Fino al 2008 la Cina risultava sistematicamente al primo posto nella classifica, ma dal 2009 il primato è sempre spettato agli USA. Al terzo posto, sempre nel 2012, troviamo la Gran Bretagna con 921 progetti.

INVESTIMENTI E PRESENZA USA IN ITALIA In relazione ai flussi e alle consistenze degli investimenti tra Italia e Stati Uniti, in entrambe le direzioni, laddove l’interscambio commerciale si attesta su cifre ragguardevoli, i flussi di IDE bilaterali continuano a essere al di sotto delle loro effettive potenzialità. I dati utilizzati per la presente nota sono quelli ufficiali statunitensi pubblicati dal Bureau of Economic Analysis (BEA), della banca dati Reprint del Politecnico di Milano ed Agenzia-ICE e della banca dati fDI Markets. Inoltre, vengono riportati alcuni recenti casi di investimento, avvenuti nel corso del 2012 e del 2013, riportati dalla stampa. Con una consistenza di $26,7 miliardi di investimenti statunitensi a fine 2012, l’Italia si aggiudica meno dell’1% del totale, collocandosi solo al ventiquattresimo posto nella graduatoria dei Paesi che attraggono investimenti dagli USA, e registrando un lieve calo rispetto al bienno precedente. Gli altri Paesi europei assorbono una quota molto più consistente di tali investimenti. Oltre all’Olanda, che mantiene la prima posizione in graduatoria con uno stock di $645 miliardi in investimenti statunitensi a fine 2012, la stessa la Francia con $83 miliardi, detiene una quota ben più consistente rispetto all’Italia. Gli investimenti USA in Italia rappresentano il 7,4% di tutte le consistenze di investimenti esteri in Italia a fine 2012, equivalente a un valore pari a $356 miliardi (UNCTAD).

STOCK DI INVESTIMENTI DIRETTI DAGLI USA VERSO IL MONDO E VERSO L’ITALIA IDE TOTALI dagli USA (mln dollari) IDE USA in ITALIA (mln dollari)

7

2010 3.741.910 27.137

2011 4.084.659 25.981

2012 4.453.307 26.754

QUOTA IDE USA IN ITALIA %

0,7%

0,6%

0,6%

22

23

24

Posizione dell’Italia in graduatoria

Fonte: Elaborazioni Agenzia-ICE New York su dati US Department of Commerce - BEA (Bureau of Economic Analysis)

Anche per quanto riguarda i flussi dagli USA, nel 2012 l’Italia ha attirato solamente $981 milioni, collocandosi al 37esimo posto nella classifica dei Paesi destinatari di IDE statunitensi, in calo del 34% rispetto ai flussi del 2011 ($1.487 milioni). L’Olanda si conferma essere anche il maggiore destinatario di flussi nel 2012, con un valore di $50,2 miliardi, di cui $41 miliardi in Holding bancarie.

FLUSSI DI INVESTIMENTI DIRETTI DAGLI USA VERSO IL MONDO E VERSO L’ITALIA

IDE TOTALI dagli USA (mln dollari) IDE dagli USA in ITALIA (mln di dollari) QUOTA IDE USA in ITALIA % Posizione dell’Italia in graduatoria

2010

2011

2012

Primo Trim. 2013 Stime Preliminari

277.779

386.724

366.940

93.478

68

1.487

981

123

0,02%

0,38%

0,27%

46

30

37

Fonte: Elaborazioni Agenzia-ICE New York su dati US Department of Commerce - BEA (Bureau of Economic Analysis)

Il comparto che continua ad assorbire la più ampia quota di investimenti statunitensi in Italia (il 31% del totale) è quello dell’industria manifatturiera, con $8 miliardi investiti. Si conferma, poi, come la presenza americana in Italia sia concentrata nei settori della chimica, dell’elettronica e computer e della meccanica. I settori finanziario/assicurativo e servizi di informatica, con rispettivamente $3 miliardi e $3.3 miliardi investiti a fine 2012, e il settore bancario con $2,4 miliardi, sono gli altri tre comparti nei quali gli Stati Uniti effettuano investimenti rilevanti nel nostro Paese.

INVESTIMENTI DIRETTI USA IN ITALIA PER SETTORE Stock in milioni di dollari

TOTALE Industria estrattiva Industria manifatturiera di cui Alimentari e bevande Prodotti chimici e derivati Metalli e prodotti in metallo

2010

2011

2012

% sul tot 2012

crescita 11/12%

27.137

25.981

26.754

106

168

202

0,4%

20,2%

8.488

7.747

8.044

31,3%

3,8%

750

666

(D)

2,8%

ND

1.283

1.144

1270

4,7%

11,0%

3,0%

325

357

353

1,2%

-1,1%

Meccanica

1.250

1.292

1.469

4,6%

13,7%

Elettronica e computer

1.221

1.406

1.472

4,5%

4,7%

21

8

-32

0,1%

-500,0%

495

651

770

1,8%

18,3%

Prodotti e componenti elettrici Mezzi di trasporto Altro

3.144

2.225

(D)

11,6%

ND

Commercio all'ingrosso

2.893

2.311

2.361

10,7%

2,2%

Servizi di informatica e tlc

3.038

3.050

3.377

11,2%

10,7%

Banche

1.725

2.350

2.463

6,4%

4,8%

8

Assicurazioni, finanza

2.872

3.026

3.048

10,6%

0,7%

Servizi professionali

734

429

430

2,7%

0,2%

Holding

855

691

697

3,2%

0,9%

6.426

6.209

6.132

23,7%

-1,2%

Altro

Fonte: Elaborazione Agenzia-ICE New York su dati US Department of Commerce - BEA (Bureau of Economic Analysis)

Secondo i dati fDI Markets che rilevano i progetti greenfield nel mondo, nel 2012 gli USA hanno annunciato la realizzazione di 41 progetti in Italia, in crescita rispetto ai 37 progetti del 2011. Dal 2003 a fine 2012, sempre secondo le statistiche fDI Markets, gli USA hanno realizzato in Italia 393 progetti, ma è da evidenziare come, anche in questo caso, la percentuale del numero di progetti di investimento USA nel nostro Paese sia minima rispetto a quella effettuata in altri Paesi e pari solo all’1,2% del totale. Da una prospettiva italiana, però, gli USA sono il maggior investitore in termini di numero di progetti greenfield nell’arco 2003-2012, seguiti dalla Spagna con 187 investimenti. Relativamente ai settori merceologici nei quali si sono concentrati gli investimenti greenfield statunitensi in Italia, un’elevata percentuale è occupata da progetti legati ai servizi di Information Technology e Software, (circa il 16% del totale) con progetti di investimento che fanno capo ad aziende quali Microsoft, HP, IBM e Yahoo. Seguono i Business Services (14% del totale) con aziende quali DLA Piper, Underwriters Laboratories, McDermott Will & Emery, Signium International e il Tessile/abbigliamento (10% del totale) con marchi quali Levi’s, Polo Ralph Lauren, Tom Ford, Guess, Gap e Abercrombie&Fitch. Importanti sono stati anche gli investimenti realizzati nei settori alberghiero e turistico (Hilton, Marriott, Starwood, Best Western), in quello dei servizi finanziari (General Electric, State Street) e delle rinnovabili (Element Power, SunPower, SunEdision e Aes Solar Energy). Come tipologia di attività, gli investimenti dal 2003 si concentrano nel Marketing (27% del totale dei progetti) seguito dalla Retail (18%). Tra i più importanti investimenti realizzati in Italia nel 2012 si segnalano l’espansione degli impianti produttivi della MeadWestvaco, della Chemtura e della HB Fuller, il nuovo punto di accesso alla rete di Mix della Hurricane Electric a Milano, i centri di distribuzione e logistica della Fedex, i nuovi punti vendita di Claires Store e Circa e il nuovo centro di design e testing della Beesfree. Dal 2003 a tutto il 2012 i posti di lavoro creati in Italia grazie agli investimenti realizzati da parte di aziende statunitensi– stimati su elaborazione dei dati fDI Markets – sono circa 33.900, a fronte di investimenti totali per oltre $13 miliardi. La regione d’Italia in cui si concentra la maggior parte di tali investimenti è la Lombardia (con 159 progetti) seguita dal Lazio (62) e dal Piemonte (18). Gli Stati USA che maggiormente hanno investito sono stati: la California con un totale di 99 progetti su 393, seguita da New York (69), Illinois (18), Washington (16), Massachusetts (15), e Connecticut (14). A inizio 2012, secondo le ultime statistiche della Banca Dati Reprint, le imprese italiane partecipate da multinazionali statunitensi erano 1.815 (120 in meno rispetto al picco raggiunto a inizio 2009), seguite dalla Germania per la quale ne sono state registrate 1.563. La partecipazione statunitense in aziende italiane resta molto significativa, con un peso percentuale del 21,2% su un totale di 8.492 imprese italiane controllate da aziende straniere. Composizione Settoriale Imprese Italiane Partecipate da Società USA (Totale 1.815)

Servizi di telecomunicazione e di informatica 11%

9

Altri servizi professionali 16%

Industria manifatturiera 36%

Logistica e trasporti 2% Commercio

Costruzioni 2%

Fonte: Elaborazioni Agenzia-ICE New York su dati Reprint

Le imprese a controllo USA in Italia, sempre secondo le statistiche della Banca Dati Reprint, risultavano avere nel gennaio 2012 oltre 236.000 dipendenti, con un fatturato di 111 miliardi di euro all’anno.

Principali Investimenti Americani in Italia nel 2012 e Primi mesi 2013 2012

10

-

La Mohawk Industries, quotata al NYSE, ha raggiunto l'accordo definitivo per l'acquisizione del gruppo Marazzi, con cui si crea il gruppo leader al mondo nel settore delle piastrelle di ceramica. Il valore dell'operazione è di 1,17 miliardi di euro, circa 1,5 miliardi di dollari, regolati per cassa e azioni.

-

La General Electric ha acquistato la divisione Aeronautica di Avio SpA per l'importo di 3,3 miliardi di euro. La società, che conta di investire per lo sviluppo delle attività aeronautiche di Avio 1,1 miliardi di dollari in 10 anni, ha acquisito il settore Aeronautico da Cinven, fondo europeo di private equity che controlla Avio dal 2006, e Finmeccanica, il gruppo aerospaziale italiano. GE non acquisirà la divisione spazio di Avio.

-

La cordata americana-rumena Lenox-Apulum ha rilevato il marchio e le attività produttive della Richard Ginori, con un'offerta di 13 milioni di euro, che prevede la riassunzione di 280 addetti su 319. La Lenox è una società americana leader di mercato mondiale nelle porcellane e nell’oggettistica di qualità per la tavola, articoli da regalo e complementi d’arredo. La Apulum è uno dei più grandi produttori di porcellana da tavola.

-

La Parker Hannifin, leader mondiale nella produzione di tecnologie e sistemi diversificati nel Motion & Control, ha annunciato l’apertura di un nuovo impianto di produzione vicino a Venezia per supportare i clienti ei distributori in Europa, Medio Oriente e Africa della divisione Racor Village Marine Tec (VMT) specializzata in dissalatori ad osmosi inversa. Lo stabilimento produrrà sistemi innovativi per il mercato marino del tempo libero in collaborazione con gli OEM di yacht di grandi dimensioni.

-

La Hurricane Electric, la più grande dorsale Internet nativa IPv6 del mondo e il principale fornitore di servizi di co-location a livello mondiale, ha annunciato la creazione di un nuovo punto di accesso alla rete (POP) di MIX, situato Milano, che consentirà a Hurricane Electric di migliorare tolleranza di errore, bilanciamento del carico e gestione della congestione dei suoi servizi di connettività IP.

-

La Universal Weather and Aviation, società che offre servizi aeroportuali a voli di aviazione commerciale e civile ad uso privato (business aviation) e già presente in Italia presso gli aeroporti di Ciampino e Linate, ha aperto una nuova location presso l’aeroporto Marco Polo di Venezia nel 2012, dove offrirà una gamma servizi di assistenza a terra a terzi, vettori, e utenti di aeroporto, inclusi quelli di concierge e di dogana.

-

La Underwriters Laboratories (UL), una società specializzata nella scienza della sicurezza con focus nei settori Product Safety, Environment, Life & Health, Verification Services e Knowledge Services, ha annunciato l’apertura di un nuovo centro di design & testing in Lombardia, potenziando la propria presenza in Italia.

-

L'Università statale di Kennesaw, in Georgia, aprirà nell'autunno del 2014 la sua prima sede internazionale a Montepulciano, in Toscana. L'Università ha avuto programmi di studio all'estero da 15 anni e Montepulciano è stata scelta, fin dall'inizio del progetto, come sede di questi programmi, ai quali hanno partecipato circa 1100 studenti. La sede, di circa 400 metri quadrati, sarà inaugurata all'interno della restaurata Fortezza Poliziana ed avrà cinque classi, un ufficio per i professori, la residenza per il direttore del programma e una cucina per i corsi di cucina. I fondi necessari per l'investimento, circa 520.000 dollari, sono stati reperiti attraverso donazioni private e la fondazione dell'università.

-

La Fresh Del Monte, la multinazionale del settore agroalimentare con sede in Florida, ha aperto il primo ufficio in Italia a Milano che farà da quartier generale della società nel paese.

-

La divisione Urethanes del gruppo chimico Chemtura, il primo fabbricante mondiale d'additivi per plastica, ha completato il progetto di espansione del Centro per lo sviluppo tecnologico europeo di prepolimeri poliuretanici Adiprene e Vibrathane di Latina Scalo, in Lazio. Il centro, che ha sede presso uno stabilimento Chemtura, è stato dotato di un sistema industriale di dosaggio e miscelazione Unipre a tre componenti accoppiato con un nuovo impianto per rotational casting, che consentirà all'azienda di sviluppare ulteriormente la famiglia di prepolimeri Adiprene Ribbon Flow, fornendo al contempo supporto tecnico ai clienti.

-

La multinazionale americana della farmaceutica, Eli Lilly, ha concluso nel 2012 i lavori della seconda linea delle insuline da DNA ricombinante nello stabilimento di Sesto Fiorentino (FI). La nuova linea, che produrrà 70 milioni di cartucce l’anno, ha comportato un investimento da 60 milioni di euro, e si aggiunge ad una linea già funzionante, costata 22 milioni di euro. Si completa, quindi, l’investimento da 82 milioni e 100 posti di lavoro qualificati annunciato da Eli Lilly che dal 2006 ad oggi ha investito a Firenze 330 milioni di euro.

-

Penske Automotive Group, secondo gruppo americano di concessionari auto, sbarca in Italia, creando una joint venture con Andrea Mantellini, proprietario di Vanti Group, concessionario Bmw e Mini di Bologna. La nuova joint venture, “PAG Italy”, intende acquisire e gestire concessionari auto in nord Italia. Primo acquisto lo storico concessionario Bww e Mini di Monza Mariani Motors.

Tra i primi investimenti del 2013, segnaliamo:

11

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La Franklin Templeton Investments, una società globale di gestione degli investimenti con sede in California con più di cinquanta uffici e 8.000 professionisti nel mondo, ha annunciato un rafforzamento della propria presenza in Italia con l’apertura di 3 uffici (Roma, Firenze, Padova). La società era presente in Italia dal 1995 per la distribuzione dei comparti della Sicav Franklin Templeton Investment Funds.

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La Generac Holdings Inc., azienda americana del Wisconsin leader nella progettazione e produzione di generatori e torri mobili di illuminazione, quotata alla borsa di New York, annuncia di aver rilevato la Tower Light, società con sede a Villanova d'Ardenghi (PV), azienda che che opera nel settore delle torri faro di illuminazione. Prima di essere rilevata dalla Generac, la Tower Light era posseduta dal fondo di private equity europeo Ambienta che ne deteneva una quota dell’82%.

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La multinazionale OI (Owens Illinois), leader mondiale nella produzione di contenitori di vetro per alimenti con sede centrale nell’Ohio, ha annunciato un investimento di €50 milioni nello stabilimento della sussidiaria italiana O-I Manufacturing Italy di Villotta di Chions (Pordenone) per potenziare e innovare i processi produttivi. In particolare gli interventi mirano al risparmio energetico, all'ottimizzazione dell'impiego di vetro riciclato e all'abbattimento delle emissioni. L'investimento avverrà in due fasi (2014 e 2015) e aumenterà l'occupazione di circa il 20%.

INVESTIMENTI E PRESENZA ITALIANA IN USA Come si desume dalla tabella di seguito, nel corso del 2012 i flussi di investimento italiani in USA sono diminuiti del 31% rispetto al 2011, in cui l’Italia aveva investito $2,8 miliardi negli USA, la cifra più elevata dal 2008. Tuttavia sia flussi che gli stock di investimento italiani in USA hanno mantenuto la stessa quota nel corso del 2011 e 2012.

STOCK DI INVESTIMENTI DIRETTI DALL’ITALIA E DAL MONDO IN USA Stock IDE dal MONDO in USA (mln $) Stock IDE dall’ITALIA (mln $) QUOTA ITALIANA stock IDE in USA Posizione in graduatoria dell’Italia

2010

2011

2012

2.280.044 20.142 0,8 16

2.520.628 21.272 0,8 16

2.650.832 23.260 0,8 17

Fonte: Elaborazioni Agenzia-ICE New York su dati US Department of Commerce - BEA (Bureau of Economic Analysis)

La quota degli stock a fine 2012 si limita solo allo 0,8% del totale dello stock detenuto da investitori esteri in USA, tra cui segnaliamo il Regno Unito con $487 miliardi, il Giappone con 308 miliardi, l’Olanda con 275 miliardi, il Canada con 225 miliardi, la Francia con 209 miliardi. Anche la Spagna, con $47 miliardi di consistenze in USA risulta avere una presenza molto più significativa della nostra negli Stati Uniti. A fine 2012, dunque, risulta sempre più evidente il distacco tra l’Italia e gli altri paesi europei che investono in USA.

FLUSSI DI INVESTIMENTI DIRETTI DALL’ITALIA E DAL MONDO IN USA

Flussi IDE dal MONDO in USA (mln $) Flussi IDE dall’ITALIA (mln $) QUOTA ITALIANA IDE NEGLI USA Posizione in graduatoria

2010

2011

2012

198.049 1.304 0,6% 20

223.759 2.858 1,2% 16

160.569 1.972 1,2% 14

Fonte: Elaborazioni Agenzia-ICE New York su dati US Department of Commerce - BEA (Bureau of Economic Analysis)

Prendendo in esame il totale degli investimenti italiani all’estero, che stando alle cifre UNCTAD ammontavano a $565 miliardi a fine 2012, si constata che le consistenze italiane in USA ne rappresentavano circa il 4%. Andando ad analizzare i dati di fDI Markets che registrano i progetti di investimento greenfield, si rileva come la presenza italiana in USA sia di un certo rilievo. Dal 2003 e fino a tutto il 2012, l’Italia ha realizzato 380 progetti di investimento negli Stati Uniti, che risultano essere al secondo posto come Paese di destinazione degli investimenti italiani all’estero dopo la Cina. Nel 2012 gli investimenti italiani in USA sono stati, in totale, 54 - rispetto ai 46 del 2011 – per un valore di circa $1,7 miliardi ed in crescita (+66%). Il numero di progetti rappresenta circa un sesto del numero totale (349) di progetti che l’Italia ha effettuato all’estero nel corso del 2012. I settori in cui si sono maggiormente concentrati gli investimenti italiani di tipo greenfield in USA nel periodo considerato (2003-2012) – sempre secondo i dati fDI Markets – sono stati il settore del tessile abbigliamento, con il 30% del totale e hanno riguardato prevalentemente l’attività retail. A seguire il settore della meccanica strumentale (Industrial Machinery) con il 12% del totale e con progetti realizzati da Fiat, Brevini, Valvitalia, Finmeccanica, Leitner e altri. Gli Stati Usa con la maggior presenza di aziende italiane sono lo Stato di New York (66 progetti), la California (34 progetti) e la Florida (32 progetti).

INVESTIMENTI GREENFIELD ITALIANI IN USA 2003-2012

12

TOTALE INVESTIMENTI: $9,2 miliardi NUMERO PROGETTI PER ANNO 2003

2004

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

TOTALE

16

31

22

26

32

45

51

57

46

54

326

PRINCIPALI STATI DI DESTINAZIONE (NUMERO PROGETTI)

New York

Californi a

Florida

Georgia

North Carolina

Illinois

Ohio

South Carolina

Nevada

Altri

70

39

38

21

21

13

11

10

10

147

TIPOLOGIA INVESTIMENTO (NUMERO PROGETTI)

SETTORE INDUSTRIALE

Totale

ATTIVITA’ INDUSTRIALE

Totale

Tessile

115

Negozi/Commercio al Dettaglio

142

Macchinari Industriali / Meccanica Strumentale

46

Manifattura

96

Beni di Consumo

31

Marketing & Supporto Vendite

49

Componentistica Automotive

18

Headquarters

41

Comunicazioni

13

Business Services

10

Automotive OEM

13

Logistica, Distribuzione & Trasporto

10

Alimentari e Tabacco

13

Design, Development & Testing

6

Ceramica & Vetro

11

Assistenza e Manutenzione

6

Chimica

10

Estrazione

5

Gomma

10

ICT & Infrastrutture Internet

4

Componentistica Elettronica

9

Elettricità

4

Metalli

9

Edilizia

3

Business Services

8

Ricerca e Sviluppo

3

Aerospazio

8

Centro Supporto Tecnico

1

ALTRO

66

Fonte: Elaborazioni Agenzia-ICE New York su dati fDI Markets

Da rilevare, infine, come i posti di lavoro creati negli Stati Uniti da aziende italiane che hanno investito in progetti greenfield, dal 2003 al 2012, sono circa 50.000, per un valore stimato di quasi $9,2 miliardi. I principali investitori italiani in USA (dati fDI Markets) per numero di progetti realizzati sono la Fiat, Finmeccanica, ENI, Pirelli, Ermenegildo Zegna, Diesel, Prada, Bulgari, Brunello Cucinelli e Roberto Cavalli. Gli ultimi dati disponibili della banca dati Reprint – Politecnico di Milano e Agenzia-ICE, infine, riportano al 1 gennaio 2012 la presenza di 2,408 imprese USA a partecipazione italiana (anche minoritaria). Tali aziende occupano negli Stati Uniti oltre 158,000 dipendenti e hanno un fatturato di 44 miliardi di euro. Gli Stati Uniti sono, dunque, il secondo Paese verso il quale maggiormente si dirigono i nostri investitori, dopo la Francia, che vantava 2.562 imprese a partecipazione italiana a inizio 2012 sul proprio territorio.

13

Inoltre, si ritiene utile segnalare che l’Agenzia-ICE di New York rileva una presenza di 1.130 aziende italiane in USA, di cui 300 nel comparto Meccanica-Elettromeccanica, 101 nel Legno-Arredamento, 81 nell’Agroalimentare, 72 nella Moda-Tessile, 72 nei Mezzi di Trasporto, 47 nella Logistica-Trasporti. La lista completa rilevata dall’Ufficio di New York è scaricabile al seguente sito: http://www.ice.gov.it/paesi/america/statiuniti/index.htm Principali investimenti italiani in USA nel 2012 e primi mesi 2013 2012

14

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Il Gruppo Del Conca creerà uno stabilimento nella Contea di Loudon, Tennessee per la produzione di gres porcellanato. Il complesso industriale avrà una superficie di oltre 30.000 mq e comprenderà la parte produttiva, i laboratori di ricerca, lo showroom e gli uffici amministrativi. La società investirà inizialmente $50 milioni e assumerà nel 2013 circa 100 dipendenti. Entro 5 o 6 anni prevede un ulteriore investimento di $20 milioni e l’assunzione di altre 78 figure professionali. L’avvio della produzione è previsto per l’inizio del 2014.

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La COORD3, una società che progetta, costruisce e distribuisce Macchine di Misura a Coordinate (CMM) e soluzioni innovative per il controllo dimensionale, la ricostruzione di superfici e reverse engineering, ha aperto un centro vendite e di servizi a Wixom, nel Michigan.

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REPI SpA ha annunciato l’apertura di una sede produttiva in Gastonia, Nord Carolina. Ubicato nel “Gastonia Technology Park”, l’investimento del valore di 5,5 milioni di dollari USA creerà circa 30 nuovi posto di lavoro. La Repi SpA, in affari da oltre 30 anni, è uno dei principali produttori di coloranti liquidi, additivi, stabilizzanti UV e dosatori per materie termoplastiche e poliuretani. I principali settori in cui opera sono Automobile, Imballaggio, Calzatura, Edilizia, Arredamento, Elastomeri e altre applicazioni speciali, con particolare esperienza nelle varie tecnologie di trasformazione, quali Iniezione, Estrusione, Soffiaggio, Rotomoulding e Spalmatura.

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La Italico Aviation aprirà un impianto produttivo nell’aeroporto di Kissimmee, in Florida, dove produrrà velivoli sportivi leggeri. L’investimento, che ammonterà a $3.2 milioni, creerà 22 posti di lavoro nel 2013 e fino a 55 nei successivi 4 anni. La società ha beneficiato di un pacchetto di incentivi del valore complessivo di $550,000 offerti dallo Stato, Contea e Città.

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Alfagomma, azienda specializzata nella produzione di tubi e raccordi di diversi materiali, potenzierà il proprio impianto produttivo a Burlington nell’Iowa -gia’ attivo dal 2003- investendo 1,3 milioni di dollari per l’installazione e la messa in funzione di una nuova linea di lavorazione di tubi in acciaio, finora prodotti in Italia. A sostegno dell’investimento, che creerà 14 nuovi posto di lavoro, Alfagomma riceverà agevolazioni fiscali dall’Iowa Economic Development Authority Board, l’ente di sviluppo economico dello Stato. L’Alfagomma è una delle sei aziende a beneficiare degli incentivi stanziati e annunciati nell’ottobre 2012 dallo Stato dell’Iowa a favore delle aziende che investono creando posti di lavoro.

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Gruppo Rana apre un nuovo stabilimento a Bartlett, nei pressi di Chicago, dove produrrà pasta e sughi freschi, grazie a un pacchetto di incentivi offerti dallo Stato dell’Illinois del valore di oltre $1 milione, a fronte di un investimento di $80 milioni finanziato per un terzo dal Gruppo Rana e per due terzi dal Gruppo Monte dei Paschi di Siena, Unicredit e BNL. L’apertura di uno stabilimento nello Stato dell’Illinois ha un valore strategico per la posizione geograficamente felice, a poca distanza dai principali Stati produttori di farine, formaggi, uova e carni.

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La Sofidel di Lucca entra sul mercato americano. Il colosso nella produzione di carta per uso igienico e domestico –noto per il marchio Rotoloni Regina- ha acquistato, infatti, la statunitense Cellyne Paper Manufacturing, acquisendo in questo modo tre impianti -Haynes City in Florida, Green Bay in Wisconsin e Henderson in Nevada- per un totale di 300 addetti e una capacita’ produttiva di 70.000 tonnellate. La Cellyne, con un fatturato di 165 milioni di dollari, rappresenta il 7% della dimensione totale della Sofidel.

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Enel Green Power North America ha messo in esercizio l’impianto eolico di Rocky Ridge, posseduto al 51% dalla Enel, nelle contee di Kiowa e Washita, in Oklahoma. Il nuovo parco eolico

avrà una capacità installata totale di circa 150 MW, con 93 turbine da 1,6 MW ciascuna. Una volta a regime, Rocky Ridge produrrà circa 600 milioni di kWh all’anno, in grado di soddisfare il fabbisogno energetico di circa 55.000 famiglie americane ed di evitare l’emissione in atmosfera di oltre 450.000 tonnellate di CO2 all’anno.

15

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Il Gruppo Cavanna Packaging, leader nei sistemi d’imballaggio per agroalimentare, farmaceutica e cosmetica, ha inaugurato il nuovo stabilimento e sede per il Nord America a Duluth, Georgia. Cavanna Packaging USA, entrata nel mercato Usa originariamente con un ufficio commerciale a Oradell, nel New Jersey, ma ha spostato le operazioni a Duluth dove ha aperto un impianto per la produzione di macchine confezionatrici per alimenti. La sede di Duluth ha 11 impiegati su un’area di 2000 mq.

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La MD Dario di Motta di Livenza (TV), produttore di segatrici per legno e pietra, ha recentemente aperto un magazzino ad Athens, GA, per la distribuzione dei propri prodotti in tutti gli Stati Uniti.

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La Sorma USA, controllata americana del Gruppo Sorma, un gruppo specializzato nella vendita di macchine e materiali per il confezionamento di prodotti ortofrutticoli con sede centrale a Cesena, creerà uno stabilimento produttivo a Visalia, California, che servirà i mercati Americano, messicano e canadese. È prevista l’assunzione iniziale di 10 persone, che saliranno a 35 una volta che l’impianto sarà pienamente operativo.

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Il produttore di componentistica auto Magneti Marelli, controllato dal gruppo Fiat, potenzierà il proprio stabilimento produttivo a Pulaski, nel Tennessee, investendo $53 milioni e creando 800 posti di lavoro. È previsto l'aggiunta di una divisione di prodotti di illuminazione automotive.

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Il gruppo Allevar Sogefi, uno dei leader mondiali nello sviluppo e produzione di sistemi per la gestione, filtrazione e raffreddamento dei fluidi del motore così come di componenti flessibili per sospensioni, sia come fornitore per i principali costruttori di veicoli sia per il mercato del ricambio, ha annunciato il potenziamento del proprio stabilimento in West Virginia per un valore di $5,5 milioni e la creazione di 45 nuovi posti di lavoro.

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Il Gruppo Piaggio aprirà negli Stati Uniti il proprio Advanced Design Center che avrà sede a Pasadena, in California. L’attività del centro di Pasadena riguarderà tutte le linee di prodotto del Gruppo e includerà studi sull’impiego di nuove soluzioni oggi utilizzate in settori della tecnologia di accumulo dell’energia e di materiali impiegati in campo aerospaziale, finalizzati allo sviluppo di innovativi progetti di propulsione a zero emissioni con energie alternative.

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La Santini Maglificio Sportivo, azienda leader mondiale nella produzione e personalizzazione di abbigliamento tecnico per il ciclismo, ha aperto un ufficio di distribuzione negli Stati Uniti. La nuova filiale, la quarta della società, dà a Santini una presenza diretta negli Stati Uniti. Santini produce tutti i suoi abiti fuori dal suo stabilimento di Bergamo, una zona conosciuta per la sartoria e produzione di abbigliamento.

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La GENPORT, uno spin-off del Politecnico di Milano fondato nel 2009 che sviluppa, realizza e commercializza generatori portatili ibridi e sistemi di accumulo di energia altamente innovativi, investirà $ 2 milioni per affittare ed equipaggiare un ufficio e laboratorio presso la Purdue Research Park, sede del più grande cluster (100 +) di imprese a base tecnologica nello Stato dell'Indiana, dove la società svolgerà ricerca in tecnologia ibride di celle a combustibile. La Genport ha ricevuto $225.000 dallo Stato dell’Indiana in crediti di imposta condizionali.

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OMB Valves, azienda produttrice di valvole in acciaio forgiato, installerà a Stafford, Texas la propria sede nell'emisfero occidentale. La società prevede di investire oltre 5,5 milioni dollari per le sue operazioni all'interno di un edificio di 42.000 metri quadrati in Stafford, creando 20 nuovi posti di lavoro nella zona. La struttura servirà clienti sia nel Nord che nel Sud America.

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Bridgeport, un produttore italiano di valvole per pneumatici e altri prodotti con sede in Lombardia, ha aperto una divisione americana Bridgeport USA Llc. in Edinboro, Pennsylvania. Brigeport USA prevede di aumentare le sue vendite di moto e mezzi pesanti.

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Lubrimetal, un'azienda chimica specializzata nella produzione di lubrificanti ed altri prodotti chimici per la trafilatura ed il trattamento superficiale dei metallic, investirà 1,9 milioni dollari nei prossimi tre anni per sviluppare un impianto di produzione a Granite Falls, nella Carolina del Nord, per la produzione di lubrificanti secchi e umidi per l'acciaio e per la trafilatura non ferrosi. Il nuovo impianto dovrebbe creare 19 posti di lavoro in Caldwell County e consentirà alla società di soddisfare la crescente domanda del mercato Nordamericano per i lubrificanti per la trafilatura.

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Campari espande la sua presenza negli USA con un investimento di $44 milioni per costruire un nuovo impianto di imbottigliamento presso il sito del Wild Turkey, il celebre whiskey comprato dalla società tre anni fa a Lawrenceburg, KY. Lo stato del Kentucky ha approvato in via preliminare incentivi economici per $2,3 milioni, come premio per la creazione di nuovi posti lavoro che lo stabilimento comporterà. La scelta di espandersi negli USA risponde a un preciso disegno perché gli USA rimangono di gran lunga il principale mercato per i produttori di alcolici di alta gamma.

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il Gruppo Rollon, multinazionale della meccanica, produttrice di sistemi di scorrimento per linee di fabbricazione meccanica, ha avviato un programma triennale di espansione negli Stati Uniti, investendo in una nuova e più ampia sede nel New Jersey, per la commercializzazione dei propri prodotti. Negli USA è previsto un potenziamento della rete commerciale e uno sviluppo ulteriore dei settori in cui Rollon è già presente; dalle macchine utensili all’aeronautica.

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La Seda International Packaging Group, gruppo italiano leader mondiale nell’imballaggio di gelati, fast-food e latticini, con sede a Napoli, ha aperto un impianto produttivo nello Stato del Wisconsin (Racine County), per un investimento di $76 milioni che creerà 190 posti di lavoro.

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Il Gruppo Engineering, la più grande società di servizi IT e software italiana, ha concluso un accordo di partnership con il Gruppo Triana, a New York, società con sede, per promuovere SpagoBI, l'unica completamente aperto Business Suite fonte di intelligence. Il Gruppo Triana assiste le aziende tecnologiche straniere crescere e completare nel mercato globale. Grazie a questa partnership, Engineering Group aprirà un Competency Center statunitense, ospitato e sostenuto dal team del Gruppo Triana che fornirà un primo punto di contatto per i clienti e gli integratori che desiderano adottare o usare la SpagoBI suite.

Tra i primi investimenti del 2013, segnaliamo:

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Le Caselle, produttore di snack pellets di patata e cereali con sede a Pontevico (BS), tramite la sussidiaria americana LC America Inc., ha inaugurato uno stabilimento a High Point, nel North Carolina. Il nuovo impianto produttivo, il primo della società negli USA, impiega 23 lavoratori.

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La Waterjet Corporation, azienda con sede a Monza che progetta e costruisce macchinari per il taglio in laboratorio mediante getto ad alta pressione, ha costituito nell’Illinois la Waterjet USA LLC per l’importazione e vendita dei propri macchinari e la fornitura di assistenza esclusiva nel territorio Nord Americano. La Waterjet era da qualche anno già impegnata nel mercato americano, con 230 impianti realizzati finora negli USA, grazie anche ad accordi con importatori locali. La decisione di investire direttamente nel mercato era un logico passo successivo per la società, che le consentirà di seguire il cliente più da vicino.

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Il Gruppo SO.F.TER, uno dei principali compoundatori indipendenti a livello mondiale con sede a Forlì, ha costituito una nuova società americana a Lebanon, nel Tennessee, dove aprirà uno stabilimento e produrrà, svilupperà e venderà tecnopolimeri a base di poliammide e polipropilene, elastomeri termoplastici e altre soluzioni avanzate per il mercato americano. Inizialmente lo stabilimento occuperà un’area di 9.300 metri quadrati, con una capacità produttiva di 23.000 tonnellate, e impiegherà 50 persone. A regime, lo stabilimento verrà ampliato fino a superare i 23.000 metri quadrati, con una capacità produttiva di oltre 68.000 tonnellate e un organico di 150 dipendenti.

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La TRIA, società con sede a Cologno Monzese che progetta e realizza granulatori a lame e sistemi di macinazione per il recupero in linea o centralizzato di scarti di materia plastica, ha ampliato la

propria presenza a Charlotte, in North Carolina aprendo un nuovo centro di collaudo. La società aveva stabilito la propria sede americana nel 2011 nel North Carolina, dove aveva già un magazzino, un centro di collaudo e una showroom. -

La Ronchi Mario SpA, società specializzata nella costruzione di linee di imbottigliamento per prodotti liquidi, viscosi, schiumosi, e corrosivi, e fornitrice di riferimento di diversi gruppi multinazionali nei settori della detergenza, del personal care, della farmaceutica e dell’alimentare, ha annunciato la costituzione di una società americana nella contea di Paulding nel Georgia, dove manterrà la sede principale e amministrativa, un ufficio vendite, e un magazzino per l’assemblaggio e per parti di ricambio.

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La Alupress, azienda leader nella fornitura di soluzioni in alluminio pressofuso ad elevato valore tecnologico con sede a Bressanone in Trentino, costruirà un nuovo impianto produttivo di 2.800 mq. nel South Carolina. L’investimento, che ammonterà a $19,9 milioni e creerà 57 posti di lavoro, segue la recente acquisizione realizzata dalla Alupress della Koerber presente nel South Carolina. Il nuovo stabilimento sarà operativo nel 2014 e fabbricherà prodotti per l’industria automobilistica.

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La Pietro Fiorentini, gruppo leader nella realizzazione di prodotti e servizi tecnologicamente avanzati per la distribuzione e l’utilizzo del gas naturale con sede ad Arcugnano (VI), ha annunciato la creazione di un stabilimento produttivo nel West Virginia per un investimento di $9 milioni. L’impianto impiegherà 41 persone all’inizio, e 150 una volta a pieno regime.

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Chrysler, il gruppo auto di Detroit controllato da Fiat, ha annunciato investimenti di circa $374 milioni che genereranno 1.250 posti di lavoro nuovi nelle città di Kokomo e Tipton nell’Indiana. A Kokomo, gli investimenti avverranno nell’esistente fabbrica dove verranno creati 400 posti di lavoro e investiti $212 milioni in nuove apparecchiature per la produzione di sistemi a otto e nove velocità. A Tipton, invece, è stata rilevata l'ex fabbrica Getrag e verranno investiti altri $162 milioni per l'assemblaggio di sistemi di trasmissione a nove velocità, con la creazione di 850 posti di lavoro. L’Indiana Economic Development Corporation, l’ente di sviluppo dello stato, ha offerto alla Chrysler fino a $11,5 milioni in crediti d'imposta condizionali e fino a $200.000 in borse di formazione. L’Indiana diventa così il più grande centro produttivo di sistemi di trasmissione al mondo.

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La Tenaris, uno dei maggiori produttori di tubi di acciaio per l'industria energetica, ha annunciato la costruzione di un laminatoio a Bay City in Texas per un investimento di 1,3 miliardi di dollari. L'impianto avrà una capacità produttiva di 600.000 tonnellate all'anno di tubi senza saldatura e dovrebbe entrare in funzione nel 2016, creando 600 posti di lavoro. Lo stato del Texas ha contributo un investimento di $6 milioni tramite il Texas Enterprise Fund.

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La Reply, società di Consulenza, Systems Integration e Application Management, specializzata nella progettazione e nell’implementazione di soluzioni basate su i nuovi canali di comunicazione e i media digitali, ha aperto un secondo ufficio negli USA a Auburn Hills nel Michigan (gennaio 2013). L’insediamento è avvenuto grazie all’assistenza della Automation Alley, un’associazione di industrie tecnologiche del Michigan. Una prima sede americana era stata aperta nel 2012 nell’Illinois.

-

Enitalia, una delle principali case vinicole italiane, ha costituito in Florida la Enovation Brands, che assolverà il ruolo di importatore americano dei vini di Enitalia.

Informazioni su altre importanti operazioni di investimento (acquisizioni e progetti greenfield) da parte di soggetti italiani in USA e di soggetti USA in Italia negli anni precedenti sono disponibili nelle versioni passate del Rapporto Congiunturale e/o possono essere richieste alla Sezione Studi ed Elaborazione Dati dell’Agenzia-ICE di New York.

Agenzia-I CE - New York Luglio 2013

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